- XXIV Giornata Mondiale della Gioventù (2009)
«Abbiamo posto la nostra speranza nel Dio vivente» (1Tm 4,10)
- XXV Giornata Mondiale della Gioventù (2010)
«Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?» (Mc 10,17)
- XXVI Giornata Mondiale della Gioventù (2011)
«Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede» (cfr. Col 2,7)
DI MATTEO LIUT
«Sono tre temi legati tra loro da una speciale attenzione alla centralità della figura di Gesù Cristo – dice don Nicolò Anselmi, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile –. Immagino che il Papa abbia scelto il tema per il 2009 anche in continuità con la sua enciclica 'Spe salvi', che quindi offre una riflessione preziosa anche in vista della Gmg». Il tema per il 2010, poi, è tratto dal brano del «giovane ricco» e fu già al centro di «Dilecti amici», la Lettera ai giovani di Giovanni Paolo II nel 1985: «È un testo che fa da sfondo anche alla 'Veritatis splendor' – sottolinea Anselmi –. Rivolto ai giovani, suggerisce uno stile, che è quello della disponibilità ad abbandonare tutto, a spendere la propria vita. È un invito che non si esaurisce nel suo significato letterale di 'dare tutto ai poveri', scelta che è realmente chiesta a qualcuno di noi, ma si apre a una disposizione ben più ampia, quella, cioè, che porta al dono delle proprie forze, dei propri carismi, dei propri desideri per qualcosa di più grande». «Radicati e fondati in Cristo – commenta Anselmi, soffermandosi sul tema per il 2011 – è una frase che offre innumerevoli possibili percorsi, ma una cosa è certa: ci aiuterà a mettere al centro il messaggio, l’opera e la vita di Gesù». Secondo don Eric Jacquinet, responsabile della sezione giovani del Pontificio Consiglio per i laici, i tre temi «richiamano le virtù teologali, fede, speranza e carità». «Per noi responsabili, però, sono anche tre richiami – aggiunge ancora Anselmi –: in essi dobbiamo ritrovare le motivazioni del nostro compito educativo che ha il suo cuore nella trasmissione della fede e dei valori che contano. Anche in questo triennio, quindi, la Pastorale giovanile italiana lavorerà per permettere ai nostri ragazzi di sperimentare quella speranza che non delude».
Mentre in Italia quest’anno si concluderà il triennio dell’Agorà dei giovani, con l’ultima tappa dedicata al dialogo con il mondo della cultura («Una sfida nuova ed entusiasmante per noi», dice don Nicolò) a Madrid guardano già al 2011. Se nelle scorse settimane, infatti, si è tenuto il primo Forum nazionale in vista dell’evento, i giovani spagnoli si stanno preparando al primo «gesto ufficiale»: la consegna della croce della Gmg alla delegazione iberica da parte di quella australiana. Un passaggio di consegne che avverrà in Vaticano il 5 marzo 2009, Domenica delle Palme e XXIV Gmg.
Anselmi: «Un itinerario che ci aiuterà a mettere al centro sempre di più la figura di Cristo anche nell’opera educativa»